Fare teatro libera la mente. Rafforza la concentrazione. Allena la memoria. Espande l’immaginazione. Stimola la creatività e mette a fuoco la “visione". Fare teatro induce all'azione. Bilancia il corpo. Affina il movimento. Coltiva il gesto. Armonizza la voce. Cura la parola. Evolve la comunicazione. Sviluppa l'intuizione, la sensibilità e la poetica. Insegna il senso del bello e della misura. Facendo teatro si impara ad ascoltare. Ci si conosce meglio: le emozioni scorrono, i sentimenti si manifestano, si scoprono nuovi aspetti di sé e si entra in empatia con l’altro. Fare teatro educa al lavoro di equipe. Dà un metodo per rappresentare idee, pensieri e fantasie. Offre occasioni di gioia, spunti di riflessione e situazioni di divertimento. Fare teatro fa bene!!!!
Il Progetto: Il laboratorio è condotto pensando il teatro prima di tutto come gioco, come tentativo di diventare altri, di mascherarsi, di fingere di essere qualcuno per riscoprire parti importanti di sé e della propria forza espressiva.  E’ proprio attraverso il gioco, dunque, che i ragazzi sono introdotti alla scena e stimolati alla scoperta di se stessi e del gruppo di cui fatto parte. I ragazzi vivono come divertimento il mettersi in panni diversi dai loro, il provare a interpretare piccoli brani all’inizio e poi parti sempre più complesse, fino ad assaporare il vero lavoro della messa in scena.
La Realizzazione: Gli incontri, che si effettueranno direttamente sulle tavole del palcoscenico, sono essenzialmente pratici e prevedono diverse fasi di lavoro: conoscenza del gruppo, della spazialità scenica e dei propri strumenti espressivi; acquisizione di una maggiore coscienza del proprio corpo e della propria voce attraverso tecniche teatrali di movimento e di interpretazione al fine di superare le proprie insicurezze e aumentare e valorizzare l’iterazione con i compagni.
Saranno affrontati in maniera sistematica, intensiva e mirata:
Gestualità e rapporto con il corpo, la conoscenza dello spazio scenico
Lo spazio ed il tempo della parola (dizione, fonetica, lettura espressiva e canto)
Il corpo della poesia. La parola poetica e la sua messa in spazio. Il testo teatrale. Dalla pagina alla scena.
Training emozionale, improvvisazione
Elementi teorici di storia del teatro.
La Finalità: Il laboratorio ha tra gli obiettivi, oltre a quello di formare i partecipanti ed orientarli verso i mestieri dello spettacolo, la creazione di una compagnia in grado di portare sul palco del Teatro delle Rose uno spettacolo che sia, in tutto o in parte, frutto della loro creatività. Lo scopo che ci prefiggiamo non è quello di creare dei piccoli attori evidenziando e aumentando la competitività tra di loro ma soltanto quello di renderli partecipi di un gioco comune ed alternativo che e quello del “giocare a teatro”.
Durante l’anno verranno organizzati diversi stage intensivi, commedia dell’arte, laboratori sensoriali, canto corale, volti all’arricchimento e al perfezionamento delle capacità dell’attore. I ragazzi saranno seguiti da test ed esami di apprendimento da parte di una commissione esterna, preparazione ai provini per concorsi, festival e talent show, borse di studio, stage oltre alla possibilità di esibirsi su un vero palcoscenico.

Leggendo un noto quotidiano nazionale abbiamo trovato scritto:
“Diamo ai figli l'educazione ai sentimenti. Nella vita sociale, troppe volte si deve mettere una maschera all’emotività. Da questo nasce l'aggressività che si scatena tra le pareti domestiche.
Lo sostiene il filosofo Galimberti”.

La riflessione che cattura la nostra attenzione è quanto mai attuale; la cronaca di tutti i giorni ci sottopone vicende che vedono protagonista la famiglia e la violenza che si scatena al suo interno. L’educazione ai sentimenti e la carenza di una adeguata consapevolezza agli stessi, non è prerogativa degli adolescenti; “l’ignoranza emotiva” riguarda spesso anche gli adulti. (cit. D. Goleman - “L’intelligenza emotiva”)
Si cercherà pertanto di coniugare la funzione sociale dell’arte [del teatro in particolare], con le problematiche che riguardano l’individuo nel periodo più delicato della sua formazione e crescita emotiva.
Si avverte, per questo motivo, l’esigenza di proporre un percorso didattico/educativo, che abbia ad oggetto i sentimenti e l’educazione al sentimento.
Per la realizzazione verrà seguito il metodo di recitazione Stanislavskij (metodo utilizzato dalla maggior parte delle scuole di recitazione, compreso l’Actor’s studio) che prevede, nella primissima parte del percorso una serie di esercizi per la  creazione dei sentimenti da parte dell’attore, nel processo che porta all’interpretazione di un personaggio.
Le regole della recitazione previste dal metodo Stanislavskij, attraverso l’utilizzo della psicotecnica, permettono all’adolescente di incanalare le proprie energie su un obiettivo preciso, evitando dispersione in attività futili e poco redditizie da un punto di vista formativo.    

Riteniamo che questa fase possa essere un ottimo momento di approfondimento e conoscenza nel rapporto con gli altri e con se stessi; momento indispensabile di crescita per la formazione di un individuo.

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